Con questo post imparerai… come fare un Colloquio di Lavoro senza ansia e con tranquillità.
Il giorno del Colloquio di Lavoro è arrivato ma sei assalito dall’ansia. Hai atteso tanto questo momento e ora finalmente stai per entrare nella stessa con il selezionatore o con il team di recruiter. Ti sei preparato al meglio per questo momento (magari hai seguito i miei 10 Modi per Prepararsi Bene per un Colloquio di Lavoro) e una volta varcata quella soglia si comincia a ballare… Ecco come fare un colloquio di lavoro senza ansia seguendo i miei 11 consigli:
- Prima impressione: Anche se conta il tuo curriculum, i risultati ottenuti e ciò che accadrà nei 15’ successivi, è importante dare subito un’ottima impressione. Cura l’abbigliamento a seconda dell’azienda, l’aspetto del viso (eventuale barba e capelli in ordine), stampati un sorriso ampio sul volto (devi dare l’impressione che sei felice di lavorare in quell’azienda), dai una bella stretta di mano forte, decisa, ma non eccessiva. Tieni il contatto visivo: abbassare lo sguardo indica timidezza e inferiorità.
- Posizione del corpo: La comunicazione non verbale è fondamentale per far vedere che si sta affrontando il colloquio di lavoro senza ansia: devi avere una posizione eretta, serena, e non devi accavallare le gambe o incrociare le braccia. Gesticola il necessario e non guardare altrove, ma solo il tuo interlocutore. Resta concentrato: ci siete solo voi due.
- Respira: C’è un solo modo per non perdere la calma e per non farsi sopraffare dall’ansia: respira. Non perdere mai il respiro, stai tranquillo, tieni il busto eretto per liberare le vie respiratorie e respira. Ti accorgerai che andrai in apnea, ok, ritorna al respiro.
- Non agitarti: Forse avrai le mani sudate, forse tamburellerai con le dita sul tavolo, forse scuoterai ritmicamente le gambe, be’, non farlo. Stai calmo, tranquillo, è solo un colloquio.
- De-mitizza il selezionatore: C’è un solo modo per evitare l’ansia, pensare che non stai facendo un Colloquio di Lavoro. Immagina di essere in un bar con un amico che non vedi da tempo e che ti sta facendo un po’ di domande. Non hai molta confidenza con lui, quindi ti comporti in modo educato, ma non ti senti in ansia. Stai vendendo te stesso: generalmente tu sei un tipo ansioso? No, e allora perché stai facendo vedere la versione peggiore di te?
- Parla apertamente e non interrompere: Lui chiede e tu rispondi. Alla fine, tu chiedi e lui risponde. Niente di più, niente di meno. Non devi essere timido, o in ansia, in fondo lui vuole conoscerti meglio e tu vuoi farti conoscere di più. Parla in modo pertinente, non essere silenzioso, criptico o troppo semplicistico, ma non esagerare, e a domande dirette e specifiche non rispondere partendo dalla notte dei tempi. Soprattutto non interrompere, sii chiaro e diretto.
- Un “vezzo”: Ok che l’obiettivo è mettere in risalto il tuo curriculum e le tue capacità, ma devi anche farti notare. Quindi, cerca un “vezzo” particolare, preparati una risposta che susciterà sicuramente una sua reazione, punta su un aspetto che è nelle tue corde (la simpatia, la professionalità, le capacità relazionali). Il selezionatore deve sapere che sei bravo ma soprattutto deve ricordarti.
- Ok al nervosismo: Il recruiter sa bene che il candidato sarà un po’ nervoso, se lo aspetta, anzi, magari desidera che tu lo sia perché in fondo non cerca un robot, ma un essere umano. Quindi permettiti un po’ di emozione. Un po’, èerò, senza esagerare, perché troppa emozione rischia di annebbiarti il cervello e di farti passare per molto meno di quello che sei veramente.
- Goditelo: Una costante del Colloquio di Lavoro è che prima sei in ansia, appena entri nella stanza il cuore ti batte a mille e vorresti finisse subito, poi, con il passare dei minuti, ci prendi gusto e quando finisce il tempo, quasi ti dispiace. Evita questa sensazione. Entra subito sapendo che tu sei la persona giusta e stop. Goditi questi 15’.
Cosa Fare Dopo il Colloquio di Lavoro (follow-up)
- Invia una Email di Ringraziamento: Dopo qualche ora o al massimo il giorno dopo, spedisci un’email al selezionatore per ringraziarlo dell’opportunità di dimostrare come potresti essere utile all’azienda. Nessun testo lunghissimo, ma ricordagli che sei quello del “vezzo” e ribadisci in una riga perché sei la persona giusta. Chiudi spiegandogli che sei fiducioso e che, se venissi scelto, sei ansioso di cominciare.
- Una telefonata dopo una settimana: A volte i selezionatori si prendono molto tempo ma se dopo qualche giorno non hai ricevuto nessuna notizia, allora prova a chiamarlo al telefono. Se possibile, evita l’email e scegli il telefono anche perché di fronte a un rifiuto, potresti chiedergli cosa non è andato bene in modo da farne tesoro per i colloqui futuri.
Mia esperienza come Recruiter
In carriera ho selezionato e formato molti giornalisti e professionisti della comunicazione e ogni persona che ha lavorato per me l’ho selezionata attraverso un colloquio. Ho avuto modo di incontrare moltissimi candidati con tanta voglia di imparare e questo è un aspetto che ho sempre apprezzato, anche in chi avesse già una lunga esperienza. Mettersi in gioco è un aspetto che tutti i selezionatori apprezzano: chi arriva al Colloquio di Lavoro senza ansia, nessuna, anzi, con la sicurezza di essere il numero 1 parte un po’ svantaggiato, a meno che non lo sia davvero. Pensaci, nessun selezionatore vuole assumere qualcuno che si sente migliore di lui, ma tutti vogliono assumere un professionista che sappia fare il lavoro richiesto all’interno di un team.
Mia esperienza come Candidato
Ho fatto colloqui in Italia e all’estero e ogni volta ne ho tratto degli insegnamenti utili. Ho sempre vissuto questo evento come un momento decisivo ma anche divertente, mi sono sempre posto come una persona che potesse essere utile all’azienda, ma anche con tanto da imparare, soprattutto agli inizi della mia carriera. Oggi i miei colloqui di lavoro sono maggiormente una negoziazione in base alle mie caratteristiche: ho ottenuto grandi risultati nella mia vita, e vengo contattato per questi. Eppure ho ancora una gran voglia di mettermi in gioco e di imparare. Le aziende con cui interagiscono sanno cosa posso offrire, ma da parte mia so bene che ogni giorno si ricomincia e che ogni nuovo inizio porta nuove cose da imparare per questo a volte accetto lavori che non sembrano coerenti con la mia esperienza.
Ogni azienda è un nuovo mondo tutto da scoprire e io sono ansioso di poter dare il mio contributo alla sua crescita. Ed è questo il bello: i colloqui sono la porta per crescere. Professionalità e umiltà.