Project management
Negli ultimi anni il termine “progetto” è diventato uno di quelli di cui si abusa di più. Ormai chiunque sta “lavorando a un progetto” e lo si sente pronunciare ovunque, dai cantanti agli scrittori, dagli impiegati ai dipendenti pubblici. Anche i politici parlano di “progetto” e l’unica cosa che non ho ancora sentito (ma ci manca poco, ne sono certo) è sentire una coppia che dica “stiamo lavorando al progetto di un figlio”.
Tutto è un “progetto” visto che, per semplificare, si tratta del risultato di un processo produttivo. Il problema è che per avere successo in un progetto servono molte componenti: l’esperienza nel settore, la disciplina, a volte il talento ma, soprattutto, la competenza in quello che è un lavoro vero e proprio, il “project management”.
Non è un caso che il PMI (Project Management Institute) abbia lavorato per decenni a definire degli standard professionali mirati a riconoscere chi davvero sa come gestire i progetti, di qualsiasi livello, chi sappia come pianificare con metodo e con gli strumenti adatti, la tempistica, il budget, la comunicazione, l’utilizzo di risorse, gli imprevisti, le relazioni, la qualità e tutto il resto. Questo è il lavoro del Project Manager. E’ lui che conosce le dinamiche, le tecniche, gli strumenti, le avversità e i trucchetti per arrivare al successo.
Tutti possono dire “mi occupo di un progetto”, ma solo un Project Manager professionista (con certificazione PMP©) sa come arrivare con successo all’obiettivo prefissato.