Con questo post imparerai… che le pubblicità martellanti non sono pensate da folli, ma da persone che ci conoscono bene.
Il marketing ha sempre attinto dalla psicologia e dai comportamenti umani per trovare dei modi originali per vendere dei prodotti. Uno dei più particolari è il “Frequency illusion”, meglio conosciuto come Effetto Baader-Meinhof.
Cosa è l’Effetto Baader-Meinhof
Sembra chissà cosa, in realtà capita a ognuno di noi e continuamente. Questo fenomeno avviene quando si incontra una parola, un pensiero, un oggetto o comunque qualcosa di nuovo che attiri la nostra attenzione. Lì per lì magari facciamo finta di nulla, in realtà nelle settimane successive inizieremo a vedere quella cosa ovunque e ci troveremo a pronunciare concetti come “il mondo mi sta inviando un messaggio preciso”. Inizialmente parleremo di coincidenza, ma la coincidenza è casuale e limitata, in questo caso invece vedremo quell’oggetto o quella parola ovunque, ed è stranissimo perché prima di quel momento non avevamo mai visto o sentito di quella parola o di quell’oggetto.
L’Effetto Baader-Meinhof prende il nome dalla banda terroristica di estrema sinistra che negli anni ’70 e ’80 devastò la Germania causando rapine, rapimenti, sequestri di persona, centinaia di feriti e 33 morti. La “Rote Armee Fraktion” (Frazione dell’Armata Rossa) era conosciuta anche con il nome di Baader-Merinhof dal nome dei due fondatori, Andreas Baader e Ulrike Meinhof.
Esempi pratici
Immaginate che ora vi dica che l’auto più venduta quest’anno sia una Fiat Panda nuovo modello di colore azzurro. Fin qui tutto ok, magari neanche fate caso a questa informazione. Poi tornate a casa e, fra le varie, in tv c’è la pubblicità di una Fiat Panda azzurra. Domani uscite per andare a lavoro e all’incrocio vedete una Fiat Panda azzurra ferma al semaforo. In ufficio un vostro collega vi dice che sta pensando di acquistare un’auto e un altro gli dice che dovrebbe pensare ad una Fiat Panda. Come è possibile? Coincidenze? O il mondo vi sta dicendo di acquistare una Fiat Panda?
“Molte persone non realizzano quello che sta accadendo. Vedono la vita come un pugno di incidenti e cose sconnesse. Non realizzano che c’è un reticolo di coincidenze che controlla ogni cosa. Ti faccio un esempio: supponiamo che stai pensando ad un piatto di gamberetti. Improvvisamente qualcuno dirà “piatto” o “gamberetti” o “piatto di gamberetti” di punto in bianco, senza spiegazione. E’ tutto parte dell’incoscienza cosmica”. (Miller, Il recuperatore)
Come viene utilizzato dai marketer
E’ magia? No, è un semplice fenomeno psicologico che il marketing sfrutta a suo favore. In realtà si basa sull’idea che un concetto ripetuto più volte finisca per diventare familiare e positivo. E’ il concetto su sui si basa il bombardamento pubblicitario: le persone non ci fanno caso ma vedono un certo messaggio più e più volte e prima o poi quel messaggio attirerà la loro attenzione quando meno se lo aspettano. Magari perché un loro amico (nell’esempio sarei io) dice loro che quella è proprio l’auto più venduta dell’anno. A quel punto la loro attenzione, già bombardata più volte inconsciamente dal messaggio pubblicitario, comincerà a guardare quel messaggio che, effettivamente, è ovunque. E prima o poi gli daranno retta.
Per questo le campagne pubblicitarie sono martellanti e si ripetono senza sosta. Per questo utilizzano delle parole chiave nel claim che ripetono più e più volte. Per questo si preparano campagne su più device e non su una sola piattaforma. Per questo il “retargeting” è fondamentale, specie nell’era attuale: su Facebook mi è apparsa una pubblicità una volta, ma grazie al retargeting quel messaggio mi apparirà più e più volte. Io non ci farò caso, ma quando un’amica mi parlerà di quel prodotto, ecco che lo vedrò ovunque.
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