Con questo post imparerai… che senza una struttura predefinita non riuscirai a scrivere un romanzo complesso.
Vuoi scrivere un romanzo che sia un po’ più complesso di un semplice racconto? Immagina di essere un ingegnere che deve costruire un palazzo: prendi i mattoni e cominci a metterli uno sopra l’altro in base a come ti viene? Anche senza una Laurea in ingegneria credo che non immagini che la casa dove abiti sia realizzata in questo modo. E allora perché la maggior parte degli aspiranti scrittori seguono questo “metodo”?
Cosa si intende per “Struttura” per Scrivere un Romanzo?
La “struttura” di un testo è il passo più importante di tutti. Puoi scrivere un romanzo senza aver fatto alcuna ricerca nozionistica, puoi scrivere con un vocabolario più o meno forbito, ma se non lavori tanto sulla struttura il risultato sarà sconclusionato. La struttura è ciò che tiene tutto legato, che non fa perdere il filo della narrazione a te che scrivi e al tuo lettore. Si tratta di pianificare ogni singolo passaggio e contenuto del libro prima ancora di mettersi davanti al foglio bianco e scrivere la prima parola.
Cosa bisogna considerare nella Struttura di un Romanzo?
Ogni Struttura deve contenere:
- Cronologia logica temporale e spaziale degli eventi: La Struttura ti aiuta a tenere una logica degli eventi. Immagina di scrivere che il personaggio A (Alice) sia in un bar di Roma e che stia mangiando una brioches e un cappuccino perché si è appena svegliata: noi lettori pensiamo di essere al mattino. Poi parti con un dialogo fra Alice e qualcuno, succede qualche evento molto veloce e ad un certo punto lei va a letto nella sua casa. Questo racconto è intervallato da un bambino che entra in classe. Dalla storia però sappiamo che lei abita a Milano e come fa un bambino ad entrare in classe se lei va a letto? La struttura ti aiuta a tenere tutto in chiaro.
7.00 Alice si sveglia (Roma)
8.00 Bambino in classe (Milano)
8.30 Alice entra in un bar e va a Milano
12.30 Eventi vari accaduti ad Alice
23.00 Alice va a letto (Milano)
- Causa / Effetto: Ad un certo punto Alice deve sentirsi male per farlo incontrare con un personaggio B (Beppe). Qualche pagina prima scriverai un passaggio in cui lui dirà a qualcuno che è allergico alle noci. Ora siamo al presente e una signora ha preparato una torta alle mele in cui ha inserito delle noci, ma le dice che è una semplice torta. In questo modo noi lettori sappiamo che sta per succedere qualcosa: Causa (allergia) > Effetto (si sente male);
- Colpi di scena: Le Scene Topiche sono essenziali nei romanzi perché ogni discontinuità narrativa lo rende meno piatto e più interessante. La struttura ti aiuta a inserirne ogni n pagine, in modo che il tuo lettore non si annoierà mai;
- Riferimento temporali: Alice, che ha circa 20 anni, sta mangiando la brioches al bar. Ora racconti di quando Alice faceva colazione da bambina e la mamma la sgridava perché non si puliva la bocca. Poi Alice incontra Beppe e escono dal bar per una passeggiata e lei ricorda il profumo di quando giocava con gli amichetti nella casa al mare. Ora Alice bacia Beppe. Questi flashback, ma vale per ogni spostamento sull’asse temporale, possono disturbare il lettore che rischia di perdersi lungo l’asse temporale. Con la Struttura puoi decidere quanti e quali flashback inserire e come tornare alla storia principale. E non dimenticarti che Alice ha baciato Beppe in quel punto della storia;
- Collegamenti interni: Alice sta parlando con Beppe del suo Capo e per la prima volta sappiamo che lui non la considera per una promozione che invece la ragazza sente di meritare. Poi la storia va avanti e non vedremo mai più Alice in ufficio, non sentiremo mai più parlare del suo Capo né della promozione. A cosa serve scrivere questo passaggio? La Struttura ti aiuta a sapere cosa hai scritto e cosa no, quando reinserire una informazione o se toglierla perché superflua;
- I MacGuffin: E’ un espediente narrativo che permette di creare suspence ma che non ha un vero e proprio significato. Proprio perché non sono essenziali rischi di inserire dei MacGuffin in modo goffo.